Descrizione
Nurule, uno dei nostri Cannonau DOC della linea “Gioielli Dorgalesi”.
Zona di Produzione: Vigne di Isalle.
Altitudine: 350 mt s.l.m.
Varietà: Uve Cannonau
Resa per ettaro: 45-50 q.li
Densità impianto: 5000 ceppi ha
Forma di allevamento: Guyot e alberello.
Lavorazione: Fermentazione e macerazione in contenitori troncoconici in legno ed in acciaio per 15 – 20
Invecchiamento: In barriques per 12 mesi.
Affinamento: In bottiglia per 6 mesi.
Degustazione: Rubino molto intenso con riflessi violacei; brillante.
Profumo: Ampio e persistente con note di frutto rosso, vegetali ed anche speziate
Sapore: Caldo, pieno e di corpo; di grande struttura e concentrazione; morbido e giustamente tannico. Finale persistente e pulito.
Abbinamento e Servizio: Ottimo sui grandi piatti della cucina tradizionale a base di carni grigliate e brasate, anche grasse (porcetto e agnello allo spiedo) e formaggi stagiona.
Servire a 16-18 gradi C, stappando la bottiglia almeno mezz’ora prima della mescita.
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Brand
Cantina Dorgali
Nel lontano 1953, nella costa orientale della Sardegna, un gruppo di agricoltori dorgalesi fonda Cantina Dorgali; grazie ad una costante crescita, è da oltre mezzo secolo una tra le realtà più importanti del mondo vitivinicolo sardo.
Oggi la Cantina Dorgali affronta una nuova sfida: la realizzazione di un nuovo progetto che riqualifichi le produzioni passando per la valorizzazione della cultura, della storia e delle tradizioni del territorio.
Protagonista assoluto è il Cannonau, vitigno principe della vitivinicoltura regionale che in questa area, per le sue peculiarità pedo-climatiche riesce ad esprimere caratteri varietali finora poco conosciuti e non ancora completamente valorizzati.
I cambiamenti migliorativi iniziano dalla vigna, attraverso una diversa cultura e coltura delle produzioni, puntando sulle basse rese per ceppo e programmando tutte le lavorazioni fino alla vendemmia.
In cantina poi, le tecnologie non sono sofisticate, ma adeguate all'esigenza di esaltare le caratteristiche varietali del cannonau e degli altri vitigni autoctoni presenti nel territorio.
Grazie a questa nuova filosofia il territorio si riappropria della sua vera identità, ritenuta la base per la crescita e la valorizzazione di tutti i vini prodotti.